Non ho mai mentito. Lo giuro. Sono sempre stato sincero.
Sapete, non è vero che una persona è come è: una persona è come si sente.
Io rifletto questo. Prendere o lasciare. D’altronde non sei obbligato a farlo. Voglio dire, puoi anche girarmi dall’altra parte.
E invece tutte le mattine Enrico si fa la barba insieme a me, davanti a me, prima di uscire di casa. Per non tagliarsi, dice.
Ma non è vero: lo fa per vedere come si sente.
Come va stamattina, Enrico? «Bene, grazie. Sono davvero in forma! »
Allora, come stiamo oggi? «Mah… così, così. Potrebbe andare meglio. »
Buongiorno! «Speriamo! Ho quel colloquio di lavoro, devo passarlo assolutamente… »
Oh, ben alzato! Nottataccia? «… lascia perdere… »
E’ un lavoro che non annoia mai il mio. Dà  anche delle belle soddisfazioni a volte. Quando Enrico è contento, fa stare bene anche me.
E’ bello essere felici, non credete?
Ma ultimamente… beh, ultimamente il mio lavoro è diventato un po’ monotono. E questo non mi piace.
Non so cos’ha Enrico, ma in questi giorni è molto infelice. E io non faccio che riflettere la stessa faccia tutte le mattine. Che barba!
Così ho deciso di farlo. E’ contro le regole, lo so benissimo, ma non mi importa.
Per la prima volta in vita mia mentirò. Insomma, si tratta solo di una piccola bugia… non è mai morto nessuno per questo!
E poi è a fin di bene. Non venitemi a dire che voi non avete mai detto una bugia per fare contento un amico? Mentireste.
Ho deciso che sarà  una bugia divertente e colorata. E anche un po’ folle.
Ma credibile, altrimenti Enrico non ci casca.
Non importa se poi alla fine la scopre, l’importante è che duri un po’. Anche solo qualche giorno.
Sarà  un clown.
Sì, un clown è proprio quello che ci vuole. Non è neanche tanto difficile da inventare.
Terrò nascosta questa bugia fino a domani mattina e poi, quando Enrico si sveglierà  e andrà  in bagno…
Drrriiiiinnnn!!!
Caspita, già  mattina!
Questa è la sveglia di Enrico in camera da letto. Sento che si sta alzando… si stira… sbadiglia… tra poco avrà  una bella sorpresa!
Eccolo che arriva… zitti, mi raccomando. Mammamia che faccia che ha. Peggiora di giorno in giorno.
Ok, mi sta guardando. Vediamo cosa succede…
Mm… sembra perplesso. Certo, non se l’aspettava questa. Però… ride. Vede la bugia e ride! Perfetto! Esperimento riuscito!
Ok, un giorno è passato. Vediamo come va stamattina…
Sì!!! Enrico ride ancora! Ma guardalo!
Eh, eh… non c’è due senza tre. Anche stamattina ha funzionato! Non avevo dubbi, cari miei. Enrico è guarito! Basta infelicità , d’ora in poi solo risate! Chiassose, grasse, salutari risate!
Mmm… per qualche giorno è andata bene, anzi benissimo. Ma oggi? Dove diavolo si è cacciata? Sparita. Qualcuno mi vuole dire che fine ha fatto la mia bugia, per favore?
Caspita, questa non ci voleva proprio! Stamattina sono veramente impreparato…
Ecco, lo sapevo. Enrico si sta arrabbiando. Spero non ce l’abbia con me…
Ehm, non te la sarai presa, vero? Per un po’ sei stato felice, dai…
Ehi, che cosa fai? No, lasciami! Non è il caso di fare l’isterico, su! Dai, rimettimi a posto!
Non vorrai mica… no, eh? Che intenzioni hai?! Il pavimento no, ti prego… ti prego il pavimento noooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!
E invece sì. L’ha fatto. Mi ha gettato a terra! Adesso sono veramente a pezzi…
Che disastro… ed è tutta colpa mia! Ah, se potessi tornare indietro…
Ecco che mi raccoglie. Pezzo per pezzo.
E’ avvilente. Dico, è avvilente sapere di finire nella spazzatura così giovani.
Una brillante, anzi brillantissima carriera stroncata all’apice dello splendore. Che peccato.
Un momento, questa non è la spazzatura, è il tavolo. Il tavolo? E quella… quella lì è colla! Mi sta… mi sta ricostruendo. Pezzo per pezzo… pezzo per pezzo…
Finito. Beh, non sfigurerei in una discarica di periferia, ma è pur sempre qualcosa.
E poi, che mi frega? L’importante è che non ho perso il lavoro!
Per la salute… boh?! Spero proprio sia come per voi umani: tutte le ferite si rimarginano. O no?