FIABE E RACCONTI ILLUSTRATI 2005: Acetosa e la pineta – menzione per l’illustrazione

 

ACETOSA E LA PINETA – menzione per l’illustrazione
Illustrazioni di Elisa Macellari, Perugia
e testo (ridotto) di Francesco Scarponi


A fine marzo Acetosa sentì aria di cambiamenti. Prese il sentiero per la pineta, e fece una sosta dallo zio Elia.
“Vai in pineta? – chiese lo zio – Ho qualcosa per te! Me lo diede un vecchio, quando ero ragazzo: ma dove l’ho messo? ho bisogno dei miei aiutanti”. Comparvero allora due animaletti scuri che iniziarono a rovistare tra gli scaffali dell’immensa libreria e in pochi secondi trovarono un vecchio libro. Lo zio lo regalò ad Acetosa. Le pagine odoravano di pino, muschio e resina, e nell’ultima c’era una ricetta per preparare un infuso. La curiosità  cresceva. Ringraziò lo zio, e stava già  camminando verso la pineta quando notò un’insegna: “CIà’ DI CUI AVETE BISOGNO”.
Sospinse la porta e un’anziana signora la salutò: “Ti stavo aspettando”. Nel negozio c’erano sacchi pieni di semi, erbe secche e tanti piccoli cassetti, ognuno con un’etichetta.

La signora le consegnò un sacchetto e un pentolino: “Ora vai, o farai tardi!”. Acetosa arrivò alla pineta, e trovò tre pini in cerchio. Le sembrò in posto adatto, così lasciò lì il suo pentolino, poi tornò a casa. Il giorno seguente si svegliò presto e ritornò al pentolino: era pieno di rugiada calda! Allora estrasse dallo zaino il libro e seguì la ricetta con gli ingredienti che il sacchetto conteneva: petali di rosa, polline, pistilli, foglie e spine. La rugiada magicamente formò un mulinello colorato. Acetosa allora estrasse dallo zaino una tazzina e bevve. Nella pineta tutto prese vita, le pigne degli alberi si schiusero e ne uscirono i piccoli spiriti custodi della pineta. Per partecipare al tè di primavera.




Ultimo aggiornamento

27 Settembre 2022, 10:26

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