FIABE E RACCONTI ILLUSTRATI 2005: Il silenzio delle storie – premio speciale per l’illustrazione
IL SILENZIO DELLE STORIE – premio speciale per l’illustrazione
Illustrazioni di Paola Codutti, Feletto Umberto (Udine)
e testo (ridotto) di Cristiana Zamparo
Le storie le doveva raccontare sempre Babù il pellicano, non c’era verso.
Lo cercavano tutti.
Lo aspettavano finché, di ritorno dal mare, planava goffamente sulla spiaggia.
Babù allora si metteva lì, su quel tronco, a raccontare e raccontare e raccontare.
E non c’era animale della grande foresta di eucalipti che non avesse ascoltato almeno una delle sue storie appassionanti.
Eppure, un brutto giorno… silenzio.
Il silenzio delle storie.
Davanti alla casa di Babù si radunò subito una piccola folla in attesa.
Ma lui niente.
Lo sguardo fisso sul mare e il becco di pietra.
Il silenzio delle storie era lì, come una parentesi di quelle troppo lunghe che alla fine ti fanno perdere il filo.
Babù non è che non ci provasse a ricominciare a raccontare, ma era come se si sentisse un vuoto dentro. Le sue storie erano semplicemente sparite.
Allora arrivò il canguro, il dottore della grande foresta di eucalipti.
Visitò Babù e disse: “Forse ti manca la materia prima, Babù, la tua fantasia ha bisogno di essere nutrita… devi farti aiutare: chiedi a ogni animale della foresta che ti porti un cibo che rappresenta qualcosa per lui, poi metteremo tutto in un grande paiolo”.
Il koala buttò nel pentolone una foglia di eucalipto, e gli raccontò che l’eucalipto era il cibo, ma anche il profumo del papà e della mamma.Il camaleonte portò una mela rossa, ne aveva vicina proprio una così quando sua moglie si era innamorata di lui pensando che fosse arrossito per l’emozione.
E uno dopo l’altro arrivarono tanti animali con i loro frutti e le loro piccole storie, e prima del tramonto il paiolo era pieno.
Il dottore ci aggiunse dell’acqua e subito un profumo intenso si diffuse nella foresta.
Era un profumo strano, sapeva di tutto e del contrario di tutto. Ma non sapeva di silenzio.
Quando spuntò la luna, tutto era pronto e il canguro offrì a Babù la pozione magica.
La foresta di eucalipti rimase con il fiato sospeso. Per un attimo si zittì anche il fiume.
Quello che provò Babù mentre sorseggiava quel liquido profumato di storie non lo sappiamo.
Sappiamo solo che socchiuse un po’ gli occhi e poi… e poi ricominciò a raccontare.