News: bonus universitari affitti fuori sede: incentivo economico per coloro che studiano ad almeno 100 km lontano da casa, nel 2024

Una detrazione fiscale pari al 19% del canone annuo pagato per l’alloggio dagli studenti fuori sede, riconosciuto fino ad un massimo di spesa di 2.633 euro.

Data:
29 Novembre 2023

DI COSA SI TRATTA?
Si tratta di una detrazione fiscale pari al 19% del canone annuo pagato per l’alloggio dagli studenti fuori sede, riconosciuto fino ad un massimo di spesa di 2.633 euro. Aiuto finalizzato a coprire parte della spesa legata all’alloggio e ai costi di vita durante il periodo universitario.

A CHI E’ RIVOLTO?
A studenti che:
• Hanno un regolare contratto di locazione per l’abitazione. Immobile che si deve trovare nel Comune in cui si trova l’università o dei comuni limitrofi.
• Iscritti all’università situata in un comune diverso da quello di residenza, ad almeno 100 km, in una provincia diversa.
• Devono essere iscritti a corsi di laurea, laurea magistrale, dottorati di ricerca o percorsi equiparati presso istituzioni riconosciute dal ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

COME OTTENERE IL BONUS?
• Bisogna inserire l’importo speso per i canoni di locazione nel MODELLO 730 o nel MODELLO REDDITI. È necessario riportare queste informazione nel quadro E, nei righi da E8 a E10 sotto la voce “ALTRE SPESE”.
COMPILARE IL MODELLO 730 nel seguente modo:
• Colonna 1: inserire il codice 18
• Colonna 2: indicare l’importo delle spese sostenute per i canoni di locazione.

COME FUNZIONA?
• Detrazione fiscale del 19% per lo studente o, in alcuni casi, per la famiglia. Infatti, se lo studente è ancora a carico della famiglia, possono essere i genitori a richiederlo.
Sono deducibili dal modello 730 o dalla dichiarazione dei redditi, di anno in anno, le spese sostenute dagli student universitari fuori sede per i seguenti motivi:
• CANONI DI LOCAZIONE DERIVANTI DA CONTRATTI STIPULATI O RINNOVATI.
• CANONI RELATIVI A CONTRATTI DI OSPITALITA’, assegnazione di godimento o locazione stipulati con enti per il diritto sllo studio, all’università, colegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fini di lucro e cooperative.  Nel caso di contratti di ospitalità, solo le spese aggiuntive, come la pulizia della camera e i pasti, sono deducibili se non vi è un addebito separato ma sono inclusi nel servizio;
•  canoni legati a contratti a uso transitorio o a un singolo posto letto, purché rispettino la legge, senza la necessità di un contratto specifico per studenti.
La detrazione non è valida per:
• i contratti di sublocazione, come chiarito nella Circolare AdE n. 21/E del 2010;
• il deposito cauzionale, le spese condominiali o di riscaldamento incluse nel canone di locazione e i costi di intermediazione.

Se il contratto di locazione è intestato a più persone il canone è diviso tra di loro, indipendentemente dal fatto che ciascun conduttore soddisfi o meno i requisiti per la detrazione.
La detrazione può essere richiesta anche se l’affitto è sostenuto per conto di un familiare a carico, e il contratto può essere intestato ai genitori. Se ci sono più figli a carico e più contratti di affitto, il limite di spesa rimane lo stesso. Ovvero, un genitore con due figli a carico, possono usufruire della detrazione fino a un massimo di 2.633 euro complessivi. Ciò solo se il reddito non supera i 120.000 euro.

IMPORTANTE:
Per ottenere la detrazione, i canoni di locazione devono essere pagati tramite bonifico bancario, postale o altri sistemi di pagamento tracciabili.

Fonte QUI

Ultimo aggiornamento

29 Novembre 2023, 15:44

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